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Piante e fiori

7 posti di casa dove NON mettere le piante d’inverno

In inverno le piante sembrano avere bisogno solo di una finestra e un po’ di calore, ma scegliere dove sistemarle può fare la differenza tra una pianta in salute e una che fatica. Non basta l’istinto: qualche angolo di casa è più insidioso di quanto sembri.

7 posti di casa dove NON mettere le piante d’inverno
7 posti di casa dove NON mettere le piante d’inverno

Spesso, nei mesi freddi, viene spontaneo spostare le piante per proteggerle dal gelo, magari vicino al termosifone oppure nella stanza dove passiamo più tempo. In realtà, però, non tutti gli spazi domestici sono davvero accoglienti per le nostre compagne verdi in questa stagione.

Si pensa che basti evitare gli spifferi, eppure alcuni posti sono vere trappole invisibili. Lo capisci quando le foglie cominciano a ingiallire, oppure quando il terriccio resta troppo umido, anche se ti pare di bagnare con giudizio. E capita più spesso di quanto si immagini. Serve occhio, ma anche un po’ di esperienza, o almeno qualche tentativo andato storto che insegna a non fidarsi troppo delle impressioni.

Finestre fredde: il vetro inganna

La tentazione è forte: poggiare le piante sul davanzale interno, dove la luce sembra abbondante anche d’inverno. In realtà, il vetro si raffredda molto durante la notte e, se le foglie o i vasi restano a contatto diretto, il freddo può danneggiare radici e tessuti. Soprattutto nelle prime ore del mattino, si forma spesso della condensa, che aumenta il rischio di marciumi e muffe. Basta appoggiare una mano sul vetro a gennaio per accorgersene.

Una piccola osservazione: le orchidee, ad esempio, soffrono parecchio il freddo che passa attraverso i vetri sottili. Anche le piante grasse, che sembrano robuste, possono risentire di sbalzi improvvisi tra giorno e notte.

Vicino ai termosifoni: troppo caldo, poca umidità

Un classico errore invernale. Si pensa che le piante, come noi, vogliano stare al caldo. Eppure, il calore diretto dei termosifoni secca l’aria molto più di quanto si immagini. Le foglie ingialliscono, il terriccio si asciuga in fretta e, alla lunga, la pianta si indebolisce. Alcuni giorni l’aria di casa sembra quasi “polverosa” quando il riscaldamento è acceso da ore.

Se proprio non puoi fare a meno di tenere una pianta in soggiorno, meglio posizionarla a distanza di almeno un metro dal calorifero e ogni tanto vaporizzare un po’ d’acqua intorno (anche solo con un vecchio spruzzino, quello per bagnare le camicie va benissimo).

In corridoio o sul pianerottolo: troppa ombra, poco calore

Sono posti comodi, magari vicino all’ingresso. Ma, in inverno, corridoi e pianerottoli tendono a essere bui e freschi, specie quelli delle case antiche o poco riscaldate. Le piante finiscono spesso per “tirare avanti”, senza però crescere o fiorire. Si nota soprattutto con le piante verdi classiche (come potos o sansevieria), che resistono ma sembrano sempre ferme, quasi sospese.

A volte basta spostarle vicino a una finestra, anche solo per qualche ora di luce vera, per vedere subito la differenza: le foglie tornano turgide e il colore si ravviva. Curioso come un piccolo cambiamento possa dare un’energia nuova anche in pieno inverno.

Sotto le scale: il rischio muffe

Sembra un angolo riparato, magari lontano dalle correnti d’aria. Però, sotto le scale l’umidità tende ad accumularsi. Il ricambio d’aria spesso è scarso e il terriccio resta bagnato più a lungo. Qui è facile che si sviluppino muffe o piccole infestazioni di funghi, soprattutto se la scala è in una zona poco usata della casa. Una volta ho perso un’aspidistra proprio così: sembrava al sicuro, invece ha iniziato a perdere foglie senza un motivo apparente. Solo dopo settimane ho notato l’odore leggermente pungente della muffa.

Meglio lasciare quello spazio alle scope, o magari a qualche oggetto che non teme l’umidità.

In bagno senza finestra: troppa umidità, poca luce

Alcuni bagni, soprattutto quelli ciechi, sembrano adatti alle piante tropicali perché molto umidi. In realtà, la mancanza di luce frena la fotosintesi e la crescita si blocca. Dopo un po’, le foglie diventano pallide, a volte anche più sottili. Nei bagni con finestra il discorso cambia: la luce diretta, anche se filtrata, può bastare per alcune specie, ma senza luce quasi nessuna pianta si mantiene sana.

Qualche eccezione c’è, come il photos che resiste anche in condizioni difficili, ma meglio non rischiare con piante più delicate. Un piccolo specchio per riflettere un po’ di luce può aiutare, ma serve comunque qualche ora di luminosità naturale.

Dietro le tende pesanti: una barriera imprevista

Capita più spesso di quanto si pensi: si mette una pianta vicino alla finestra, ma la tenda pesante (magari di quelle invernali) blocca tutta la luce. Così, la pianta resta al buio per gran parte della giornata, anche se sembra in un posto luminoso. Alcuni giorni me ne accorgo solo a sera, quando chiudo tutto e noto le foglie un po’ spente.

Un dettaglio: anche la distanza conta. Se la pianta è dietro due file di tende, riceve davvero pochissima luce. Basta spostarla davanti alla tenda, o scegliere un tessuto più leggero, per notare in pochi giorni una ripresa.

In cucina vicino ai fornelli: stress da calore e vapore

La cucina è il cuore della casa d’inverno. Spesso si pensa che le piante qui siano al sicuro, ma vicino ai fornelli subiscono continui sbalzi di temperatura, oltre al vapore e agli odori del cibo. Alcune foglie diventano appiccicose, altre si coprono di una sottile patina grigiastra. Ho notato che i gerani soffrono più delle altre: le punte delle foglie tendono a seccarsi e, alla lunga, la pianta rallenta la crescita.

Un piccolo trucco: meglio tenere le piante a distanza, magari sul lato opposto rispetto al piano cottura. Se proprio vuoi una pianta in cucina, scegli quelle che sopportano bene l’umidità, come la menta o il basilico (ma mai troppo vicine alla fonte di calore).

Certe volte basta davvero poco per cambiare prospettiva, e anche l’inverno, con la sua luce diversa, diventa un’occasione per osservare meglio dove le nostre piante stanno davvero bene.